Le mattine, per chi segue le regate dei Mini, sono sempre
foriere di eccitante curiosità: “come sarà andata la notte? Che vento avranno
incontrato? Quanto manca adesso all’arrivo?”.
Questa mattina non ha fatto
eccezione: dopo la seconda notte in mare di questa seconda tappa della
TransTyrrhenum 2014, i 9 Mini iscritti sono quasi in dirittura d’arrivo, fra le
30 e le 60 miglia da Roma. Mentre noi si dormiva fra le braccia di Morfeo, i
Mini hanno dovuto fare i conti con Eolo e decidere la strategia per risalire:
alcuni equipaggi hanno deciso di passare al largo di Ponza, mentre altri se ne
sono avvicinati, perdendo forse qualche miglio.
Mentre scrivo, la classifica vede sempre al primo posto
l’eufemistica tartaruga di Michele Zambelli 788 Fontanot, seguita a circa 7
miglia dal Serie 507 OnlineSim di Bona/Cortazzo, che ha aumentato un po’ il suo
vantaggio dal secondo Serie 520 Marina Militare di Pendibene/Valsecchi e ha
spodestato dal secondo posto overall il Proto ungherese 509 Banzai, quest’ultimo
incalzato da 156 Adrenalina di Paltrinieri/ Zannoni.
Gli altri due Serie 768
MPharma di Riccobon / Fornaro e 468 Polus-Casteddu Ocean Challenge di Cao /
Marongiu hanno optato per una rotta più sotto costa, vicino a Ponza e si
trovano rispettivamente a 50 e 56 miglia dall’arrivo, seguiti poche miglia più
indietro dall’altro Proto double 798 Cimbra Marineria Italiana e dal Proto
“solo” di Nicola Richetti 126 Duchessa Extra.
Le miglia all’arrivo non sono più tante, ma Eolo ha deciso
di soffiare da Nord Nord-Ovest, sì che i Mini saranno costretti a sudarsi
l’arrivo a colpi di virate e boline strette.
Infine, fra poco più di un’ora partirà dalle acque della
Trinité sur Mer la Mini en Mai, regata di 500 miglia riservata ai solitari, che
vedrà sulla linea di partenza anche i due italiani Giancarlo Pedote e Andrea
Fornaro. E se per Giancarlo le acque bretoni hanno ormai sapore di casa, come
dimostrato dalle vittorie nelle ultime regate del circuito francese, per Andrea
Fornaro e il suo Argo questo è un palcoscenico ancora inedito in Mini,
sicuramente una bella occasione per testare la sua barca fra correnti, maree e
cielo grigio e, perché no, fare amicizia con gli avversari francesi.
A presto con gli aggiornamenti sugli arrivi a Roma.
Francesca Pradelli